Legante in rete di fibra di vetro

La fibra di vetro di base è ottenuta con la tecnica della fibra (tecnica del fibraggio). Le fibre di vetro si ottengono facendo reagire miscele di materiali inorganici a temperature superiori a 1000 ° C utilizzando forni speciali. Quando il vetro fuso esce dal forno viene lavorato in catene di platino attraverso le quali viene stirato nel diametro desiderato in modo da ottenere un filamento di diametro molto piccolo. Il filato è ottenuto dalla combinazione di una serie di filamenti. Il filato in fibra di vetro ha molte proprietà fisiche e chimiche quasi identiche a quelle del vetro pieno: peso specifico, resistività elettrica, resistenza al fuoco assoluta, conducibilità termica e inerzia chimica. Inoltre, attraverso questo processo, la resistenza alla trazione delle fibre è molte volte superiore a quella del vetro pieno, raggiungendo valori tre volte superiori alla resistenza alla trazione dell'acciaio. Altrettanto importante è il processo di rivestimento in cui ogni filato viene lavorato con un primer costituito da materiali organici disciolti in acqua, polimeri o diversi tipi di resine, che ricoprono l'intera superficie della fibra di vetro. Questo processo, in cui le reti vengono impregnate con una miscela di resine sintetiche, è studiato per conferire al filato di vetro le caratteristiche necessarie alla lavorazione finale, contribuendo a migliorare le proprietà meccaniche dei materiali compositi e la loro resistenza all'invecchiamento, preservando il vetro l'aggressione degli alcali concentrati.

Questo processo di rivestimento è chiamato “Sizing” e definisce alcune caratteristiche della fibra di vetro. Infatti, a seconda del pigmento scelto dall'azienda, determina il colore della rete; permette la lavorabilità (tessitura) della fibra, quindi influisce sulla successiva tessitura della rete; permette il mantenimento delle sue caratteristiche durante l'applicazione, la sua compatibilità con diversi tipi di materiali come le resine, il mantenimento della coesione dei filati che compongono il tessuto ed infine l'ottimizzazione della sua resistenza. L'importanza del processo di rivestimento per la qualità della rete è quindi evidente in quanto la resina conferisce anche stabilità dimensionale e consistenza al prodotto finito al fine di renderlo idoneo alla posa. Diverse formulazioni del rivestimento, infatti, a seconda dell'utilizzo di vari additivi o percentuali di miscelazione, possono conferire alla rete una diversa consistenza, più o meno morbida, determinata anche in base alle caratteristiche climatiche del luogo dove dovrà essere applicata . La successiva produzione della rete viene effettuata partendo da uno stoppino diretto, da un filato o da fili tagliati. Il tessuto o rete è ottenuto intrecciando, generalmente ortogonalmente, una serie di fili di trama in una serie di fili di ordito mediante un telaio, il tutto secondo un preciso sistema di schemi di tessitura noto come rinforzo. In ambito industriale le principali problematiche legate alla tessitura del vetro riguardano la qualità dei filati. Infatti l'elevata velocità di lavoro dei telai automatizzati richiede l'utilizzo di filati assolutamente privi di impurità, nodi o irregolarità. La qualità del filato deriva quindi non solo dall'utilizzo di materie prime vergini selezionate in origine, ma anche dalla precisione nel controllo delle variabili di produzione

Il materiale risultante viene ulteriormente rivestito con un "rivestimento" che può essere composto da resine bituminose o poliestere, vinilestere, epossidiche o ibride. La funzione di questo secondo rivestimento è quella di migliorare la protezione del materiale e la resistenza all'invecchiamento, in particolare per il vetro “C”, che nelle sue infinite combinazioni di peso e dimensione delle maglie, rimane la tipologia più utilizzata. Il vetro infatti non arrugginisce, non può essere attaccato da agenti biologici, non ha problemi di invecchiamento o deterioramento, ma il vetro “C” teme l'aggressione degli alcali concentrati; dovendo quindi dimostrarsi resistente all'ambiente alcalino generato dalla calce o dal calcestruzzo, il trattamento superficiale della rete deve garantire una perfetta protezione della fibra da tali ambienti. Si tratta di un prodotto altamente tecnologico la cui qualità deve essere garantita da rigorosi test tecnici per verificare sia la resistenza meccanica delle centinaia di fibre di vetro che costituiscono il filato, sia la loro perfetta integrazione nella consistenza finale della maglia. Queste lavorazioni sono fondamentali per garantire un prodotto di alta qualità in grado di sfruttare le potenzialità date dalle eccezionali caratteristiche finali del filato di vetro. Questo, nelle applicazioni edilizie, dove questo tipo di rinforzo è nettamente superiore ad altre fibre naturali in quanto unisce resistenza, leggerezza, compatibilità ecologica, capacità di sostituire, in molte applicazioni altri materiali come metalli, amianto e in particolare capacità meccaniche impressionanti, con una resistenza alla trazione di circa 200 kg per 5 cm di tessuto.

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